Se credi di fare a meno del punto invisibile, ti sbagli. Te lo dico per esperienza: è una delle cuciture più usate e, prima la sai fare, meglio è. Per molti motivi.
All'interno del mio corso di cucito online ti faccio tanti progetti dove applicarla.
A cosa serve la cucitura invisibile
Viene chiamata anche punto scala e punto nascosto, viene fatta a mano e il segreto perchè sia perfetta è l'esercizio (come in tutte le cose, del resto).
Prima di iniziare, i lembi dei due tessuti devono avere un piccolo orlo verso l'interno per poter eseguire questo punto con una resa professionale. Ti può servire:
- per chiudere un lavoro imbottito come un cuscino
- rifinire una bambolina
- chiudere un lavoro risvoltato come un cappellino beanie
- ricucire uno strappo
Quale filo scegliere
Usa lo stesso filo usato per le cuciture precedenti del tuo progetto, comunque un poliestere è sempre una buona scelta.
Se il tratto che devi cucire dovrà sopportare molta usura come un indumento, ti conviene usare il filo doppio. Il colore deve essere lo stesso del tessuto che stai cucendo, per dare un effetto ancora più invisibile.
Come si fa il punto invisibile
In pratica è una specie di scala: fai un nodo al filo, entra con l'ago dall'interno dell'apertura, esci fuori e rientra esattamente dal lato opposto al foro appena fatto, poi ti sposti in parallelo e ricominci.
Se stai chiudendo un lavoro tondo, come un cuore o un astuccio, e quindi sei in curva, fai dei punti meno distanti tra loro.
Non ci riesci? Siccome oggi sono di buon cuore, ti metto il mini - video che sta impazzando sul mio profilo Instagram, poi dimmi se sei riuscita a farlo.
Ciao Carmen, io ho imparato da poco a farlo e mi sto ancora perfezionando, come dici tu ci vuole tanta pratica per farlo bene. Per quanto non mi piaccia cucire a mano, questo è un punto indispensabile, mi capita spesso di doverlo usare nei progetti di cucito creativo, a volte riesce bene, a volte meno. Grazie comunque della spiegazione, è sempre utile confrontarsi con gli altri per vedere dove si sbaglia. Ciao Marisa
RispondiEliminaCiao Marisa, è vero, il confronto è utile ma non solo per vedere i prorpi errori , lo è anche per non darsi dei limiti troppo stretti e migliorare
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